Il recente corso minisub del 2016, sempre un successo! Ricordo ancora il primo giorno di corso. Eravamo seduti tra i tavolini grigi del piccolo bar della piscina. Riflettevo sul come presentarmi in questo corso minisub, nell’imminente primo approccio con i miei giovani allievi. Eh si! I corsi di mini apnea, i corsi miniAR per i nostri ragazzi anche quest’anno stavano per iniziare.
Una occhiata d’intesa tra Luigina e Roberta, un cenno di richiamo dell’attenzione e le ultime disposizioni a riassunto di quanto pianificato. Ogni gruppo di ragazzi ha il proprio corso minisub assegnato. I livelli sono diversi: Paguri, Cavallucci, Delfini – ne abbiamo per tutte le abilità. Mentre terminavano le direttive impartite dalle due citate direttrici dei corsi, il locale si stava già popolando. Bene! Anche anche gli altri istruttori sono pronti.
Il vociare nel ridotto spazio è sommesso. Gli allievi dei corsi degli scorsi anni si riconoscono a vicenda e si concedono qualche momento giocoso. Genitori con molte domande e qualche timore chiedono la nostra attenzione. L’eccitazione della prima volta si legge in faccia ai nuovi arrivati; mentre i veterani, manifestano l’impazienza di ampliare l’esperienza dell’anno precedente. Arriva il momento, ci prepariamo, tutti pronti borse alla mano e sguardi attenti! Pronti per questa nuova esperienza formativa!
Pronti ad entrare in acqua
Una rapida chiamata, alcune indicazioni ai mini allievi subacquei e si entra: “via in spogliatoio!”. Qualche indicazione su dove riporre gli abiti e sulle opportune attenzioni igieniche, in particolare alle nuove leve e poi pronti a bordo vasca per iniziare questa splendida avventura.
Da quel giorno, ad ogni incontro, il legame tra noi istruttori e questi ragazzi è cresciuto. E non solo, i rapporti con i genitori e la loro fiducia si sono consolidati, forse anche a cause delle prime impressioni dei propri figli. I momenti di incontro, come in ogni nostro corso minisub, sono stati diversi e molteplici portandoci in vari posti. Diversi sabati nella piscina di Mogliano Veneto, per giochi, tuffi, pinneggiate, capovolte e nuove esperienze. Abbiamo trascorso una splendida giornata insieme a Belluno, per sperimentare la profondità della vasca dei tuffi, che arriva 5 metri. La giornata è poi proseguita nel piacere di mangiare assieme alla Malga Mezzomiglio a contatto con la natura. Peccato che il meteo non ci abbia sorriso appieno.
Con l’arrivo delle giornate più calde ci siamo anche spostati al mare. Per l’esattezza a Grignano, a pochi passi dal castello di Miramare e adiacenti al suo splendido parco marino protetto del WWF. Qui abbiamo avuto l’opportunità di conoscere da vicino la fauna e flora marina che popola i primi metri del nostro mare, l’alto Adriatico. Abbiamo poi trascorso un bellissimo weekend a Draga di Moschiena in Croazia (Mošćenička Draga, in croato). I più fortunati in questa occasione oltre a saraghi, stelle marine, anemoni, castagnole, ecc. hanno visto anche un cormorano in caccia subacquea.
Anche quest’anno della buona riuscita di ogni singolo livello di corso minisub, abbiamo avuto varie conferme. Non per ultime le manifestazioni di affetto ricevute dai ragazzi nella recente occasione della consegna dei brevetti nella nostra sede. In questo mare di emozioni, proponiamo la lettura di due testimonianze dirette: la prima di una allieva di otto anni al suo primo corso minisub, la seconda di un genitore di questi bravissimi ragazzi. Grazie a tutti voi!
Alice, un paguro alla prima esperienza
Racconto la mia Domenica.
La mia domenica è stata bellissima: mi sono divertita un sacco.
Alla mattina ero eccitatissima. Perché? Io faccio un corso minisub e quindi dovevamo andare alla piscina di Belluno, profonda cinque metri.
Allora siamo partiti più o meno alle sette, quando siamo arrivati c’era tutto il gruppo minisub.
Siamo entrati nella struttura: era altissima, mi sono cambiata e sono entrata in piscina.
L’acqua era tiepida, abbiamo fatto qualche esercizio di riscaldamento, poi abbiamo fatto un po’ di “compensazione”: la compensazione si fa così, ci si tappa il naso e poi lo si soffia.
Dopo ancora abbiamo preso pinne, boccaglio o snorkel, tubotto e maschera e abbiamo cominciato a fare degli esercizi: entrare nei cerchi con la capovolta, scendere lungo una corda in verticale compensando, e io sono arrivata a due metri di profondità.
Usciti dalla piscina siamo saliti tutti insieme fino a un agriturismo in cima alla montagna.
Più giù c’era un laghetto pieno di girini, che io e gli altri mini sub cercavamo di prendere e dopo rilasciare. Ad un certo punto la nebbia ha ricoperto il laghetto e se uno andava sull’altra sponda non si vedeva più.
Quando siamo rientrati all’agriturismo avevamo le mani ghiacciate, e ci siamo riscaldati vicino a un caminetto.
Mi sono divertita tantissimo!
La testimonianza di Marco, un genitore
“Anche se percorri la terra tutta intera non imparerai mai tante cose quante ne imparerai dal mare. Non troverai mai pace se non sul mare che da parte sua non ha mai pace.” (Lagerkvist)
Con questa idea e filosofia è partita l’avventura del secondo corso minisub. Bambini che imparano divertendosi ad andare sott’acqua, ad amare e rispettare il mare e i suoi abitanti. Ma non solo, imparano anche a superare le eventuali paure di questo magico elemento.
Questo anno l’ appuntamento si è tenuto a Moscenicka Draga, splendido comune croato che offre paesaggi incantevoli. La località si affaccia tra insenature e calette di una bellezza mozzafiato, ad un mare meraviglioso. Nata come borgo di pescatori è diventata oggi meta di vacanzieri amanti del mare e delle immersioni. La sua spiaggia di ciottoli è lunga, infatti, quasi due chilometri e degrada sino a raggiungere buone profondità, rendendo così facile e possibile le immersioni sia da riva che da barca.
Abbiamo goduto di questo weekend genitori e figli. I nostri mini subacquei, si sono messi in gioco, per provare nuove esperienze con il solito impegno ed entusiasmo creando con l’aiuto degli istruttori un’ottima miscela di gioco e di apprendimento. In poche parole li abbiamo visti crescere tecnicamente e non solo. Noi genitori abbiamo cercato di trasmettergli il nostro profondo amore e rispetto per il mare. Questo nella speranza che anche loro, a loro volta ne diventino futuri ambasciatori.
Quando si sente il profumo del mare, quando si sente la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento, il sole, quanto si volteggia sotto acqua come mante leggere non si può essere infelici.
Grazie giovani apneisti, con il vostro giovane entusiasmo ci avete regalato questa gioia, ci avete fatto godere di un esperienza unica, ancora una volta tutti insieme figli e genitori!!!
Un ringraziamento speciale a Stefano Barzizza, che con le sue splendide immagini ha arricchito questo post.
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