25 Aprile a Costrena: San Marco, la Liberazione, il boccolo e l’aragosta
Costrena, palestra d’acqua salata per tutto il Veneto e Friuli, dopo le prime pinneggiate mosse nell’altra palestra d’acqua dolce del Veneto: laghetto di Godego.

Il ponte del 25 aprile, come tutti i ponti primaverili riversa una quantità di subacquei notevole nella costa croata. Si popolano i moltissimi punti di immersione nelle località di Rovigno, Moschiena, Laurana, Abbazzia. Costrena però è una delle unica località che permette immersioni da terra. Il diving è un brulicare di persone, di lingue parlate diverse, di configurazioni diverse, di bombole diverse… sembra di stare in un Suk dove ognuno espone la propria mercanzia. Tra un accento bellunese e uno trevigiano, tra una parlata croata e una ungherese ci si immerge per accompagnare i due “primini blubacquei” alla loro prima immersione in mare.
La giornata non è delle migliori ma almeno non fa freddo e non piove: tanto basta! Dopo tre ore di auto, partenza alle 6,30 dal Cubo arriviamo alle 9,30. Dopo essersi registrati alla “reception” troviamo un posticino dove cambiarci, all’aperto. Ma è già tutto pieno!
Si va in acqua!
Entriamo in acqua dalla piccola spiaggetta di ciotoli. Dopo aver percorso il pianoro sui -10 m controllando la respirazione e l’assetto di Nicola e Martin. Qualche pinneggiata ancora, ci dirigiamo verso il drop-off, come chiamano gli inglesi la parete verticale. Un bel banco di prova per chi finora ha visto solo una catena andare verso il fondo di Godego. Un ulteriore test per controllare l’assetto e… catturare le prime, indimenticabili immagini da scrivere sul log-book federale.
Altro che immagini!…. l’immersione ha stupito anche gli istruttori!
A -18 m, proprio al limite del loro brevetto a un certo punto, dalla parete sono spuntate due antennine! “Sogno o son desto”? Non credevo ai miei occhi, consumati nel vedere solo astici, stentando a credere che fosse una aragosta. Ma dove sono le tenaglie? Ma è proprio lei? L’aragosta adriatica più vicina me la ricordo a Morter, almeno 300 km più a sud. Mi sbraccio, urlo nell’erogatore per attirare l’attenzione! Finalmente, uno a uno i primini si godono lo spettacolo della mini-aragosta di 10 cm che ci guardava con curiosità pure lei non infastidita minimamente. Quanto durerà? Speriamo per sempre.
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