Molti (non subacquei) avranno sentito parlare del Manifesto di Ventotene. Questo si può definire quale documento “fondatore” dell’Europa unita che conosciamo oggi. Gli autori, nel 1941, confinati nel vicino carcere sull’Isola di S.Stefano scrissero questo documento. Sono 22 paginette considerate come il primo atto che sancisca questa volontà unitaria.

Ma l’isola è maggiormente conosciuta dai subacquei per un altra peculiarità. E’ sede di una delle più belle (a nostro avviso) Aree Marine Protette (AMP) d’Italia. Questa AMP è funzionante fin dal 1998.

L’isola, di origine vulcanica, ha coste impervie e frastagliate con pochissime spiagge e questo ne ha garantito lo scarso sfruttamento balneare. I pesci vivono e si riproducono in tranquillità grazie a una zona di assoluto divieto di immersioni (zona A). Un’altra zona, più ampia (zona B) offre l’opportunità di immergersi. L’immersione però è possibile solo se accompagnati da diving accreditati. Sull’isola di queste zone ce ne sono ben quattro.

Il Diving World Ventotene

Il Diving World Ventotene è il centro immersioni che abbiamo scelto. Anche perché è quello storico, il primo a creato nell’isola. Anzi, è stato proprio qui a Ventotene che è sorto il primo diving italiano.

Noi lo visitammo già nel 1984 e da allora le principali doti di serietà e cortesia sono rimaste inalterate. Situato a pochi metri dal porto di attracco del traghetto/aliscafo, sfrutta un paio di grotte scavate nel tufo oltre 2000 anni fa e anche questo ne fa una attrazione. La comodità poi di lasciare il bagaglio pesante (borsone da diving) appena scesi dalla nave, ne fa un’altra comodità unica.

Il Diving ha ricarica Aria/Nitrox/Trimix e garantisce anche un reparto REB di prim’ordine. Usa tre imbarcazioni per uscire (no gommoni) molto ombreggiate.

Valentina e Dario, sempre sorridenti e funzionali vi seguiranno in ogni vostra richiesta. Non a caso quest’anno ci hanno aiutato a gestire il nostro gruppo. Gruppo che più eterogeneo di così probabilmente non potrebbe essere stato. Erano infatti presenti istruttori esperti (con le loro esigenze), subacquei alle prime esperienze (anche loro con altre esigenze) nonché minisub/apneisti.

Molto spesso siamo riusciti a fare una barca unica. Questo ha permesso di coniugare gli interessi di tutti e nessun è mai tornato scontento. Anzi, i più giovani hanno pure provato la prima immersione della loro vita.

Le immersioni

A Ventotene… chi comanda è il vento (il nome sarà… onomatopeico per qualcosa?). D’estate infatti offre rifugio a tantissime barche a vela che ormeggiano sempre a ridosso del vento e… anche le immersioni seguono le stesse regole.

Ventotene Il CarcereL’isola di S.Stefano, sede dello storico carcere aperto nel 1795 e chiuso nel 1965, è meta ideale per i grandi incontri con le cernie anche a quote modeste. Per chi invece è amante della profondità potrà ammirare i bei rami di gorgonia rossa ma sopratutto un animale molto particolare, la stella gorgone. L’esemplare, solitario è posto ai limiti della profondità consentita dai brevetti ricreativi. Per l’esattezza su uno scoglio poco distante dalla franata. Per trovarlo è necessaria la presenza della guida.

Un altra immersione degna di nota è la Secchitella di Ventotene, una secca sui -25/-30mt a Nord-Ovest dell’isola dove, in acqua libera. Occasione inoltre per dei probabili incontri con barracuda e ricciole.

La Secca della Molara, adatta anche ai principianti, posta tra Ventotene e S.Stefano è uno dei must! Tra grossi massi, pianori sabbiosi e posidonia si può trovare di tutto: cernie, barracuda, ricciole, saraghi, e… non ultimo… cocci di anfora e anche anfore intere!

Li vicino infatti c’è un sito archeologico da cui provengono molti reperti esposti nel locale museo. E’ stato chiamato il relitto delle “Grottelle”.

Il relitto delle Grottelle

Ventotene Ancore Romane MuseoTra Ventotene e S.Stefano, non lontano dalla secca della Molara, si inabissò, su un fondale di -42mt una nave romana. Il relitto era diretto al porto e trasportava materiale per arredare la famosa Villa Giulia. Il suo prezioso carico venne depredato tra gli anni ’60-’80 ma ancora molto, fortunatamente, è rimasto oggi sott’acqua. Anzi per l’esattezza sotto la sabbia che l’ha ricoperto. Tra gli oggetti recuperati, il gruppo più cospicuo si riferisce a decorazioni di klinai (letti). I frammenti recuperati consento di stabilire che la nave trasportava klinai in bronzo e in osso. I letti in bronzo erano prevalentemente utilizzati nei triclini per adagiarvisi nei banchetti.

Il relitto ha offerto, naturalmente, anche anfore e ceppi d’ancora esposti nel locale museo. Ma la visita al museo continua anche in immersione! Non è visitabile da tutti, ovviamente. Si trova a -42 mt sotto il livello del mare e non basta avere il solo brevetto di Deep per andarci! Il Diving (l’unico autorizzato a portare i turisti) dopo opportuna selezione in base alle reali capacità dei partecipanti, organizza “la visita guidata”. Pochi minuti di fondo (purtroppo) per una lunga decompressione con la prima sosta già a -22 mt, in libera, per poi proseguire con 2′ a -12 mt e 7′ a -6 mt.

In conclusione

Ventotene rappresenta il luogo di vacanza ideale per famiglie con subacquei. La spiaggia di Cala Nave e soprattutto le rocce adiacenti alle porto romano con le vasche murenarie ne fanno il luogo ideale per fare un pò di spiaggia per le famiglie. C’è sia sabbia (nerastra ma morbida) che scoglio (tufo friabile). Ma basta mettere la maschera sott’acqua anche in pochi decimetri per scoprire un mondo marino indescrivibile.

La spiaggia è proprio a pochi passi dal Diving cosicché il subacqueo, appena sbarcato può raggiungere la famiglia velocemente. Memorabili gli aperitivi serali al bar vicino al Faro, anch’esso ricavato da una grotta scavata nel tufo, con stuzzichini tutti locali, molti dei quali completamente vegan!

Ventotene si raggiunge da Formia in nave (1’45’) o in aliscafo (45′). Le corse variano a seconda delle giornate, raddoppiate nel fine-settimana quando l’isola viene presa d’assalto dai “romani”.


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Ventotene e le sue immersioni ultima modifica: 2017-08-13T16:05:16+02:00 da Dino Basso
Ventotene e le sue immersioni ultima modifica: 2017-08-13T16:05:16+02:00 da Dino Basso

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